IL SIGNIFICATO DEI CAPELLI: TRA STORIA E LEGGENDA

Il culto dell’uomo per i capelli è molto antico.

Le prime notizie che riguardano il problema della perdita dei capelli e dell’esistenza di un tricologo ante litteram risalgono a circa 4.000 anni fa, quando nell’antico Egitto il medico di corte Hakiem el Demag si trovò di fronte a un problema di vitale importanza: trattare le frequenti alopecie areate del Faraone.

La gravità di queste cadute improvvise di capelli, stava nel fatto che il Faraone non era solo un Re a capo di un popolo, ma anche un Dio, e ogni volta che perdeva i capelli, il popolo ne traeva cattivi auspici. Era indispensabile dunque risolvere al più presto il problema. 

IL VALORE SIMBOLICO DEI CAPELLI ESISTE DA SEMPRE.

IN EFFETTI SE CI PENSIAMO, A COSA SERVONO I CAPELLI? PRATICAMENTE A NULLA….A QUESTA DOMANDA PERÒ POSSIAMO CERCARE UNA RISPOSTA NELL’ANTROPOLOGIA DELLA TRICOLOGIA, NEL VALORE SOCIALE, INDIVIDUALE, COMUNICATIVO DEI CAPELLI.

Nel corso dei secoli i re e i potenti della terra sono stati sempre rappresentati con folte e lunghe chiome su cui troneggia la corona, che simboleggia il potere, la sovranità.

La corona appoggiata su una testa priva di capelli, pensiamoci bene, non avrebbe avuto lo stesso impatto emotivo.

Poco importa se il soggetto in questione i capelli li avesse davvero o meno, perché già al tempo le soluzioni per ovviare al problema esistevano, eccome. Pensate che Giulio Cesare in persona si faceva confezionare veri e propri toupeé fatti con i capelli tagliati alle sue schiave

 Ecco, dunque, che i capelli costituiscono da sempre fra gli uomini un simbolo di dignità, di autorevolezza, di maestà. Questo però accade solo negli esseri umani perché ad esempio, nelle comunità di gorilla i capelli hanno un significato radicalmente opposto.

E pensate che sono dei nostri antenati! 

Se il gorilla è fornito ancora di folta chioma non può ambire a essere riconosciuto come capo! Non solo, ma finchè ha tutti i capelli sulla testa, non viene accettato dalle femmine come partner. Solo quando diverrà calvo gli sarà riconosciuta l’autorità per guidare il gruppo e avere una famiglia….proprio perchè avrà raggiunto la maturità.

Un aspetto interessante e, a volte inquietante, della simbologia del capello riguarda il suo legame con l’anima, con l’energia vitale dell’individuo.

E’ risaputo che i nativi delle antiche tribù conservavano i capelli dei nemici uccisi per possederne la forza

I nativi americani invece asportavano lo scalpo ai nemici per impedire loro di accedere, dopo la morte, al Grande Spirito (Paradiso) a cui si accedeva afferrati per i capelli.

Da sempre i capelli vengono utilizzati per le fatture d’amore, per riti magici, oppure sono conservati come amuleti nei medaglioni in ricordo delle persone care.

 

Dalla storia al mito il passo è breve.

Tanti personaggi mitologici, e non, sono rimasti nella storia e nelle pagine dei libri proprio per le loro capigliature.

 

I CAPELLI DI MEDUSA PER ESEMPIO, SACERDOTESSA DEVOTA DEL TEMPIO DI ATENA, VIOLATA DA POSEIDONE, SI TRASFORMARONO IN SERPENTI, A CAUSA DELL’IRA DELLA BELLA FANCIULLA CHE AVEVA SUBITO L’ABUSO, E DIVENTARONO UN’ARMA POTENTE PER DISTRUGGERE CHIUNQUE L’AVESSE GUARDATA NEGLI OCCHI. I CAPELLI IN QUESTO CASO RAPPRESENTAVANO UNA VERA E PROPRIA VENDETTA.

 

Non fu così per Berenice, che giurò di consacrare a Venere la sua splendida chioma se il marito fosse tornato sano e salvo dalla guerra in Siria. E così fu. Berenice tagliò i lunghi capelli e li diede in dono alla Dea, ma la chioma scomparve e riapparve sotto forma di costellazione, che ancora oggi viene chiamata “Chioma di Berenice”. In questa storia diversa i capelli simboleggiano la gratitudine.

L’eroe biblico Sansone venne quasi sconfitto dai suoi capelli: egli doveva la sua straordinaria forza fisica proprio alla lunga chioma raccolta in sette trecce e quando a tradimento gli furono tagliate, e rimase totalmente impotente. Per lui i capelli erano il suo vigore.


Insomma nell’antichità i capelli non erano semplici capelli, intesi come parte del corpo, poiché erano intrisi di una simbologia mutevole e controversa.

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